Accesso invernale al rifugio

accesso invernale al rifugio Franchetti

Arrivare al rifugio Franchetti in inverno, quando la neve è abbondante nel Vallone delle Cornacchie (generalmente quindi da novembre a maggio), è consigliabile solo ad alpinisti o scialpinisti che abbiano una buona esperienza di montagna invernale e un'attrezzatura completa per affrontare la salita. In inverno la seggiovia dei Prati di Tivo è chiusa e quindi i tempi dell'escursione arrivano a triplicarsi, aumentando dall'ora necessaria in estate a tre, anche quattro ore; e questo per alpinisti allenati in buona forma fisica. In conclusione i magnifici panorami innevati e il grandioso ambiente invernale che si possono godere da questo rifugio d'alta montagna purtroppo sono accessibili solo agli esperti, o a chi da esperti possa essere accompagnato.

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Considerare inoltre che in inverno la sorgente presso il rifugio gela inesorabilmente e che di conseguenza viene a mancare del tutto l'acqua per i servizi al bagno esterno al rifugio; bisogna quindi adattarsi a una situazione decisamente spartana, come è in tutti i rifugi d'alta montagna nella stagione più dura.

 

Dai Prati di Tivo si prende la seggiovia per la Madonnina m 2028. In alternativa al mezzo meccanico potete percorrere la strada che dal piazzale sale al campeggio (in genere in inverno fin qui è pulita dallo spazzaneve) e prosegue alla sella di Cima Alta, chiamata anche del Laghetto o Balcone e senza nome sulla carta. Si sale lungo il largo crinale dell'Arapietra, si supera il vecchio Albergo Diruto m 1896 e si arriva alla Madonnina (ore 1,30). Dalla seggiovia si sale la cresta verso le balze rocciose del Corno Piccolo, che si aggirano alla base sulla sinistra percorrendo il delicato Passo delle Scalette (foto a fianco), da affrontare generalmente senza sci e con attenzione (in questo tratto sono stati predisposti diversi fittoni resinati come sicuri ancoraggi nel caso si voglia predisporre una corda fissa). Superato il Passo, si è nel Vallone delle Cornacchie, chiuso ai lati dalle incombenti pareti dei Due Corni e sospeso a valle sulle dolci colline dell'Abruzzo teramano. Si batte traccia sul lato destro del Vallone, a prudente distanza dalla parete est del Corno Piccolo che, esposta al primo sole del mattino, scarica spesso neve e pietre. Si passa davanti alla Grotta delle Cornacchie e, poco dopo un acuminato obelisco accostato alla parete, si attraversa il pendio verso sinistra, con una lunga diagonale in direzione del rifugio Franchetti, edificato su uno sperone roccioso al centro del Vallone. Attraverso una zona caratterizzata dai grossi massi, residuo di antiche frane, e dopo alcune svolte si arriva al rifugio, m 2433 (ore 1,30 dalla Madonnina).

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