Dalla Piana del Laghetto (o Cima Alta)

Dovendo raggiungere la stazione a monte della seggiovia della Madonnina a piedi dai Prati di Tivo è consigliabile partire dalla Piana del Laghetto (dette anche Cima Alta o Balcone). Dislivello fino alla Madonnina: circa m 360 (ore 0,45). Difficoltà E. Dal piazzale dei Prati di Tivo, 1450 m, si prende a sinistra (faccia a monte) una carrozzabile prima asfaltata, poi sterrata che sale ad un ampio valico fra la Cima Alta ed il piede del crestone dell'Arapietra, in località Piana del Laghetto 1650 m. Proprio in corrispondenza della curva che precede il valico parte sulla destra un sentiero (cartello indicatore). Si costeggia inizialmente un dosso erboso soprastante una valletta, che si aggira poco dopo con un'ampia curva, a sinistra, sul dosso, si nota una croce. Si attraversa una strada sterrata e per tracce di sentiero sul prato si raggiunge (verso destra) il crestone erboso dell'Arapietra. Il sentiero si fa via via più ripido e segue fedelmente il crestone; dopo un tratto più erto la pendenza diminuisce e si arriva in vista dell'albergo abbandonato. Raggiuntolo, il sentiero continua pianeggiante o in leggera salita; il crestone qui è molto largo, quasi un pianoro. Dopo un tratto con massi qua e là, si raggiunge la stazione della seggiovia.

Dalla seggiovia della Madonnina per il Passo delle Scalette. Buon sentiero, comodo e frequentato, presenta un breve tratto esposto, sommariamente attrezzato. Dislivello: circa m 420. Difficoltà: E, salvo un tratto. Dalla stazione superiore della seggiovia 2015 m si prende la mulattiera in direzione del Corno Piccolo. Raggiunta la base di un ghiaioncino si sale per la mulattiera che fa un'ampia curva; dalla seconda curva si stacca sulla destra, poco evidente, il sentiero attrezzato Pier Paolo Ventricini. Si prosegue verso sinistra e dopo alcune ripide svolte si raggiunge il Passo delle Scalette 2100 m entrando così nel Vallone delle Cornacchie. Si costeggia per un tratto la parete Est del Corno Piccolo,da cui piano piano ci si stacca, per attraversare una selva di massi (due pietroni formano arco sul sentiero). Raggiunto così lo sperone che divide in due il Vallone delle Cornacchie, un breve tratto sommariamente attrezzato e leggermente esposto porta sul filo. Si prosegue dapprima per questo, poi sul fianco destro con numerose svolte. Giunti ai margini di un pianoro erboso si vede il rifugio che sorge sopra un salto roccioso e lo si raggiunge compiendo un largo giro sulla destra, attraverso una foresta di massi, e salendo infine un comodo pendio ghiaioso (ore 1,10 dalla Madonnina; ore 2/2,30 dalla Piana del Laghetto).

(Dalla Guida del Gran Sasso CAI/TCI dei Monti d'Italia di L. Grazzini e P. Abbate)

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