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Panoramica traversata da Campo Imperatore al Rifugio Franchetti. Escursione tecnicamente più impegnativa dell’accesso dai Prati di Tivo ma di grande valore paesaggistico. E’ decisamente pericolosa e sconsigliabile con cattive condizioni meteorologiche o quando sono ancora presenti nevai sul passo del Cannone, ossia dalla prima neve d’autunno a fine giugno. Dislivello: circa m 570 in salita e m 270 in discesa. Difficoltà: EE (ore 3,00).
Dal piazzale dell’Hotel Campo Imperatore 2130 m si sale per sentiero verso il rifugio Duca degli Abruzzi; oltrepassato l’Osservatorio dopo alcune curve a un bivio si prende il ramo di destra che taglia in obliquo il versante sud della Cresta della Portella, che collega il rifugio Duca degli Abruzzi al Monte Aquila. Il sentiero aggira vari speroni, costeggia una bastionata rocciosa e oltrepassato un piccolo brecciaio rimonta uno speroncino che porta in cresta, appena sotto l’insellatura della Sella di Monte Aquila 2335 m. Si scende alla sella (proseguendo in cresta si va alla Sella di Corno Grande) e a sinistra in leggera discesa si prende un sentiero, da cui a un certo punto si dipartono a sinistra delle tracce per il rifugio Garibaldi, da ignorare. Il sentiero si dirige verso il versante sud del Corno Grande e lo raggiunge in corrispondenza di una struttura rocciosa denominata “La Pera”. Si prosegue prima tagliando in obliquo e poi risalendo con ripide serpentine nelle ghiaie, fino alla Sella del Brecciaio 2506 m. In leggera salita si supera il cippo da cui parte a sinistra la Ferrata dei Ginepri (già Brizio) e si continua invece sul fianco nord/ovest della Vetta Occidentale, con alcune svolte che portano alla vasta e ghiaiosa Conca degli Invalidi. Segue un breve tratto pianeggiante e un bivio dove si tiene la sinistra (a destra si va per la Cresta Ovest alla Vetta Occidentale). Il sentiero riprende a salire tagliando obliquamente la conca fino a un altro bivio (a destra la Normale per la Vetta Occidentale). Si prosegue a sinistra verso il Passo del Cannone 2679 m, dove la vista si apre sul Vallone delle Cornacchie. Questo tratto aereo è stato recentemente (2020) attrezzato con gradini metallici e un lungo cavo d’acciaio col quale ci si può semplicemente aiutare o anche mettersi in sicurezza con imbraco e kit da ferrata. Terminato il cavo d’acciaio si risale pochi metri a destra e quindi si scende a sinistra per ghiaie alla Sella dei Due Corni 2547 m. Dalla Sella si prosegue nel Vallone delle Cornacchie a destra (nord) per un tratto scosceso, poi con un largo giro a destra ci si porta sullo sperone dove sorge il rifugio Carlo Franchetti 2433 m.
Consiglio dell’autore Questo percorso è assolutamente da EVITARE in caso di condizioni metereologiche non ottimali e con la presenza di ghiaccio o nevai.
Parti del testo dalla “Guida del Gran Sasso CAI/TCI dei Monti d’Italia” di L. Grazzini e P. Abbate
Foto di Federico Masci