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Percorso molto panoramico, meno battuto e affollato rispetto alla salita della Vetta Occidentale del Corno Grande. Dal rifugio Franchetti 2433 m si prosegue a mezza costa su sentiero evidente verso l’attacco della Via Ferrata Enrico Ricci (riattrezzata nel 2017). Da qui si prosegue seguendo il cavo fisso fino a scorgere il ghiacciaio del Calderone, per proseguire poi lungo la Via Normale che dallo stesso sale fino alla Vetta Orientale 2908 m. Il ritorno può essere compiuto ad anello sfruttando la nuova Via Normale che scende nel Calderone con l’aiuto di un cavo metallico.
Dislivello: 470 m. Difficoltà: EEA (ore 4).
Dal rifugio Franchetti 2433 m, dove è possibile indossare con più comodo imbraco, kit da ferrata e caschetto, si prende il sentiero a mezza costa sotto il la morena del Calderone, portandosi ai piedi di una grande rampa rocciosa ben visibile dal rifugio, larga cengia che si risale con facile arrampicata raggiungendo il filo di cresta della Cresta Nord della Vetta Orientale. Questo punto si ha un colpo d’occhio grandioso quanto impressionante sul vertiginoso abisso che sprofonda per quasi duemila metri fino ai casolari di Casale San Nicola. Tenendosi a destra del filo di cresta si supera un risalto roccioso, quindi ci si sposta ancora a destra su rocce rotte e superato un vasto anfiteatro in direzione sud ci si affaccia con splendida vista verso il vuoto del Paretone e la verticalità dei Pilastri della Vetta Orientale. Ora un tratto più ripido, attrezzato con gradini e corde d’acciaio e a seguire il facile crinale che si percorre arrivando ad affacciarsi sulla bellissima conca del Ghiacciaio del Calderone, ricongiungendosi qui con la via normale che dal Ghiacciaio sale. Seguendo la traccia e superando i piccoli salti rocciosi della cresta terminale si guadagna infine la Vetta Orientale 2908 m. Per la discesa dalla vetta si ripercorrono i propri passi fino a individuare sulla sinistra un cavo metallico e i segnavia bianco-rossi che si abbassano superando facili saltini rocciosi verso il Ghiacciaio del Calderone. Arrivati sui resti della morena si prosegue su sfasciumi, traversando verso il Passo del Cannone per ridiscendere così alla Sella dei Due Corni, verso il Corno Piccolo. Dalla Sella, dopo un breve tratto ripido, un comodo sentiero porta al rifugio Franchetti.
Parti del testo dalla guida “Abruzzo con lo zaino” di Adriano Barnes, ediz. Mediterranee
Foto di Federico Masci