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Escursione estiva adatta ai più, per la via di accesso al rifugio più facile e diretta. Gradevole e panoramica ascesa sempre su sentiero evidente e comodo, ma per brevi tratti esposto. La prima metà della passeggiata può essere evitata prendendo la cabinovia che dai Prati di Tivo 1450 m porta alla Madonnina 2007 m. Dislivello: circa 780 m (400 m con l’aiuto della cabinovia). Difficoltà: E salvo un breve tratto attrezzato (ore 2,30). Dal piazzale dei Prati di Tivo 1450 m, si prende a sinistra (faccia a monte) una carrozzabile prima asfaltata e poi sterrata, che sale a un ampio valico fra Cima Alta e il piede del crestone dell’Arapietra, in località Piano del Laghetto 1650 m. Proprio in corrispondenza della curva che precede il valico parte sulla destra un sentiero (cartello indicatore). Il sentiero sale e presto attraversa una strada sterrata, dove si lascia sulla sinistra una grande croce, per raggiungere verso destra il crinale erboso dell’Arapietra. Quando il sentiero si fa più ripido ci si sposta dal filo del largo crinale sul versante destro, quindi la pendenza diminuisce e si arriva in vista dell’Albergo Diruto; si continua oltre il vecchio edificio, proseguendo per il sentiero in leggera salita; il crestone qui è molto largo, quasi un pianoro. Dopo un tratto con massi sparsi, si raggiunge la stazione a monte della cabinovia della Madonnina 2007 m (ore 1 circa). Da qui si prosegue in direzione del Corno Piccolo e raggiunta la base di un ghiaioncino si sale per il largo sentiero che fa un’ampia curva; dalla seconda curva si stacca sulla destra il sentiero attrezzato Pier Paolo Ventricini (cartello). Si prosegue verso sinistra e dopo alcune ripide svolte si raggiunge il Passo delle Scalette 2100 m entrando così nel Vallone delle Cornacchie. Si costeggia per un tratto la parete Est del Corno Piccolo (attenzione alla caduta di pietre!) da cui piano piano ci si stacca, per attraversare una selva di massi passando sotto l’arco di due pietroni (il Bacio). Poco oltre un breve tratto attrezzato e leggermente esposto guadagna lo sperone che divide in due il Vallone delle Cornacchie; si prosegue con numerose svolte per traccia ora più erta; quando la pendenza si fa meno forte, giunti ai margini di un pianoro erboso si vede il rifugio, che domina il Vallone appollaiato sopra un salto roccioso. E’ fatta: con un largo giro sulla destra attraverso i resti di vecchie frane e ciclopici massi il sentiero sale abbastanza comodo fino ad arrivare al Franchetti (ore 1,10 dalla Madonnina; ore 2/2,30 dalla Piana del Laghetto).
Consiglio dell’autore Qualora si volesse ovviare il primo tratto dell’escursione si può prendere la cabinovia che dai Prati di Tivo 1450 m vi porterà alla Madonnina 2007 m.
Parti del testo dalla “Guida del Gran Sasso CAI/TCI dei Monti d’Italia” di L. Grazzini e P. Abbate
foto di “Abruzzo parchi”